“Fai bei sogni” è la storia, in gran parte autobiografica, di Massimo Gramellini, noto giornalista de La Stampa e ospite fisso al programma televisivo “Che tempo che fa”. Gramellini racconta la sua vita partendo dall’evento che l’ha segnata: la morte della madre quando era bambino. Questo fatto lo tormenterà per tutta la vita e sarà la causa di tante paure e insicurezze: la paura di essere diverso dagli altri che invece hanno la mamma, la paura di non essere amato, di essere scartato. Persa la madre gli è rimasto il padre, completamente inadatto a sostituirla, chiuso nel suo dolore e nella sua incapacità di manifestare calore e affetto al figlio, se non portandolo allo stadio a vedere il Torino. Ad aggravare la situazione la presenza di una governante tanto efficiente quanto arida e scostante che verrà odiata dal bambino, e poi le scuole medie in un ambiente cupo e oppressivo. Insomma, come dice Gramellini, erano quasi da invidiare i protagonisti di celebri romanzi da orfanotrofi, come Senza famiglia e Olivier Twist, perchè almeno i protagonisti erano disperati in mezzo ad altri disperati e la condivisione del problema non li faceva sentire diversi. Massimo invece si sente diverso e passa molto tempo da solo, immedesimandosi in giochi di fantasia e rifugiandosi nella passione calcistica per il Toro. Poi la crescita e le esperienze amorose, spesso fallimentari; e finalmente il lavoro, da giornalista, giunto quasi per caso a coronare un sogno. Fino alla maturità e ai giorni nostri, quando da una busta tenuta nascosta per quaranta anni uscirà una rivelazione sconvolgente. Per tutto il romanzo aleggia la figura della mamma, rimpianta, sognata, alla fine quasi immaginata perchè il tempo affievolisce il ricordo. E sempre le solite domande: mamma perchè mi hai abbandonato? Non mi volevi bene? Non essere amati non è la sofferenza più grande, la più grande è non essere più amati. Quando un sentimento ricambiato cessa di esserlo si interrompe brutalmente il flusso di un’energia condivisa.
Nonostante la sofferenza narrata tutto viene raccontato con leggerezza, con gli occhi ingenui di un bambino e una punta di ironia, un po’ come ne “Le ceneri di Angela” di Frank McCourt. Un libro sulla paura ad affrontare la vita, che incoraggia tutti a superare il dolore e vincere la sfiducia in se stessi e nel futuro.
“Breve riposo dona alla mamma, Signore. Svegliala, falle un caffè e rimandala subito qui. E’ mia mamma, capito? O riporti giù lei o fai venire su me. Scegli tu. Ma in fretta. Facciamo che adesso chiudo gli occhi e quando li riapro hai deciso? Così sia”.
“Fai bei sogni” di Massimo Gramellini
edito da Longanesi
pp. 209 – euro 14.90