Prima di tutto bisogna dire che questo è solo il primo dei libri che compongono l’omonima “trilogia in cinque volumi” creata da Douglas Adams.
In un susseguirsi di battute surreali e di situazioni altamente improbabili, il lettore segue le vicissitudini di Arthur Dent, un umano costretto a girovagare per la Galassia, unico terrestre sopravvissuto alla distruzione della Terra.
Comincerà così il suo folle viaggio in compagnia dell’amico Ford Prefect, un alieno esploratore, redattore della mitica Guida Galattica per Autostoppisti, un’enciclopedia di tutto ciò che si può trovare nell’Universo, con consigli mirati agli autostoppisti dello spazio. Il romanzo è breve ed esilarante grazie allo stile delirante dell’autore che alterna situazioni quasi normali a fatti completamente surreali e, a volte, completamente o quasi scollegati dalla storia principale. Fra computer pensanti, fabbricanti di mondi su commissioni e topi super-intelligenti, il lettore accompagnerà il povero Arthur attraverso la Galassia a bordo di una nave a propulsione d’improbabilità, guidata da una ciurma composta da soli tre individui, una terrestre allontanatasi anni prima dalla Terra, un folle capitano estremamente ambiguo e Marvin, l’androide depresso, primo prototipo di una nuova generazione di robot emotivi.
La trama è in realtà molto scarna e comunque difficile da raccontare poiché si tratta solo del primo capitolo della serie; inoltre il susseguirsi di avvenimenti incredibili fa si che sia praticamente impossibile riassumere la storia senza rischiare di rovinare il libro ai lettori.
Il libro è godibilissimo sia dai ragazzi che dagli adulti, consigliato per chiunque abbia voglia di una lettura poco impegnativa e divertente, anche per i non amanti della fantascienza visto che il componente principale resta comunque l’umorismo assurdo e spesso demenziale.
edito da Mondadori
pp. 224 – euro 9,50