“Ogni cosa è illuminata” è il libro d’esordio di Jonathan Safran Foer, autore americano di origine ebrea che ha avuto negli anni 2000 un discreto successo con la pubblicazione di due romanzi (entrambe adattati per il grande schermo) e un libro/saggio sull’allevamento di animali.
“Ogni cosa è illuminata” presenta una costruzione molto particolare: alla storia autobiografica ambientata nel passato recente con protagonista appunto Foer si affianca quella ambientata nel passato, a cavallo tra ‘700 e ‘800.
Quella autobiografica può essere considerata la storia principale e si tratta della narrazione del viaggio compiuto in Ucraina da Foer per ritrovare le sue radici e la donna che (forse) aiutò suo nonno a fuggire dai nazisti. La storia nel passato è invece quella di Brod, orfanella adottata da un usuraio di un piccolo paesino Ucraino. Le due storie si intrecceranno all’inizio molto vagamente, per poi rivelare i loro punti di congiunzione.
Per il lettore si rivelerà probabilmente più scorrevole e “facile” la storia moderna, profonda ma al tempo stesso divertente perchè ad accompagnare Foer nel suo viaggio troveremo un’assurda compagnia: un ragazzo, Alex, abbagliato dal mito americano che parla uno stentato inglese e che sarà la guida del giovane Jonfen, come lui lo chiama, il nonno di Alex, un anziano convinto di essere cieco sebbene ci veda perfettamente, tanto da essere l’autista della comitiva; infine Sammy Davis Jr. Jr. la cagna guida del nonno, raccattata in un canile e mentalmente disturbata.
Questo mix di personaggi, accostato alle stravaganze moderne del vegetariano e cinofobico Jonathan porteranno allo sviluppo di una serie di saporite gag.
La storia di Brod invece si rivelerà più enigmatica e verrà da chiedersi quale sia lo scopo del suo inserimento nel romanzo. Nessun finale sorprendente o sconvolgente per questa storia, bensì una conclusione che spinge alla riflessione sull’influenza di una tragedia come il nazismo sulle singole persone.
Un romanzo sicuramente meritevole anche se forse un po’ostico per lettori non avvezzi a repentini cambi di ambientazione non solo spaziale ma anche cronologica, sicuramente più adatto ad un lettore adulto.
Va citato infine anche l’ottimo adattamento cinematografico (nel quale anche l’autore appare in un cameo) che racconta unicamente la parte autobiografica del romanzo, confezionando un film adatto a tutta la famiglia, sicuramente più semplice del romanzo vero e proprio.
edito da Guanda
pp. 336 – euro 12