Romanzo conclusivo della trilogia comprendente “Pastorale Americana” e “Ho sposato un comunista” è stato scritto da Philip Roth nel 2000.
Racconta la storia del professor Coleman, che rimasto vedovo stringe amicizia con il suo vicino Nathan, e inizia a raccontare a lui la sua vita.
Al culmine della sua carriera universitaria come preside e professore dell’Università di Athena viene ingiustamente accusato di razzismo a due studenti.
Da qui l’inizio del suo declino: il forzato abbandono della professione, la morte della moglie, l’inizio di una relazione con una donna molto più giovane di lui e con un passato che l’ha irrimediabilmente segnata, l’interrompersi del rapporto con la figlia femmina.
Coleman si racconta a Nathan, ma non dice tutto: un segreto che non può confessare neanche alla moglie e ai figli. Un segreto custodito solo dalla sua famiglia d’origine che per questo è stata estromessa dalla sua vita.
Come sempre nei romanzi di Roth ci accompagnano la storia e il sociale: la scandalosa relazione con una donna più giovane è di diversa estrazione sociale è vissuta tenendo sullo sfondo la scandalo Clinton-Lewinski, la guerra del Vietnam – pur lontana nel tempo – è presente nelle menti di coloro che l’hanno vissuta e hanno così scritto la loro condanna.
Il segreto di Coleman è il centro del libro e il fulcro attorno al quale ruotano tutta una serie di accadimenti e personaggi già sufficienti da soli a tenere in piedi un romanzo.
Invece qua tutto si intreccia, fino a fare quadrare i pezzi di un puzzle che anche le persone più vicine a Coleman non sono mai riuscite a ricomporre.
Roth scrive della natura umana, di come in ognuno di noi ci sia il giusto e assieme l’indicibile, di come si possa decidere il vivere la propria vita al di fuori degli schemi, pur apparendo del tutto dentro gli schemi, portandosi dentro un segreto, un segreto che lo stesso Coleman pare aver dimenticato, che sembra avergli dato qualche brivido alla nascita dei figli ma niente più.
Scrive di un uomo che si fa amare da molti e che a tratti anche noi amiamo, per poi tornare a ricordarci come ha dato una svolta alla sua vita, che senza quella decisione sarebbe sicuramente stata diversa.
Il romanzo riesce nel duplice tentativo di farci amare e disprezzare Coleman, tanto che quando nel seguire le vicende della sua vita prendiamo le sue parte, dobbiamo ricordarci il terribile segreto che porta con sé.
edito da Einaudi
pp. 386 – euro 12.50