“Alta Fedeltà” di Nick Hornby (Guanda)
Alta Fedeltà è principalmente una storia d’amore, ma difficilmente riuscirete a trovare qualcosa di romantico tra queste pagine dense di humor inglese e cinismo. La vicenda inizia con una rottura: lo scaricato/protagonista di nome Rob si ritrova solo, dopo anni di convivenza con il suo amore, Laura. Donna di successo con un brillante futuro, al...
“Per Isabel” di Antonio Tabucchi (Feltrinelli)
Anni fa ebbi la fortuna di partecipare a una lezione universitaria di Antonio Tabucchi; sigaretta alla bocca, il braccio sollevato in aria a disegnare cerchi, denotava i protagonisti della sua narrativa “presenze sfuggenti”, e ripeteva a noi studenti, tanto affascinati quanto distratti da quella gestualità che accompagnava ogni sua parola, “eppure, come li ho inseguiti...
“Patologie” di Zachar Prilepin (Voland Edizioni)
“Patologie” di Zachar Prilepin racconta in presa diretta l’esperienza della guerra in Cecenia. L’autore, il cui nome è stato accostato a quello di Hemingway, ha combattuto in Cecenia e ci mostra innanzitutto cos’è veramente la guerra contemporanea: gli scontri brevissimi, la figura invisibile e spietata del cecchino, i cadaveri sparsi ovunque, le teste spappolate, fango...
“Il Pendolo di Focault” di Umberto Eco (Bompiani)
“Il Pendolo di Focault” è il secondo romanzo di Umberto Eco dopo il successo de Il nome della rosa. Il titolo si riferisce al pendolo ideato da Leon Focault per dimostrare la rotazione della terra, un modello del quale è conservato al Conservatoire des Arts et Metiers di Parigi. E proprio da lì prende inizio...
“Armi, un affare di Stato” (ChiareLettere)
La guerra non è più quella di una volta. Sembra che con la scomparsa del servizio di leva obbligatorio sia sparita dalla mente dei cittadini, che gli orrori delle guerre mondiali siano lontani in un angolino della memoria. Ma se pensate che ormai il conflitto sia diventato un problema marginale (nei paesi moderni), che gli...
“L’officina del diavolo” di Jáchym Topol (Zandonai Edizioni)
Il tema dell’oppressione del regime comunista la fa da padrone in gran parte della produzione letteraria ceca, ma qui è trattato in modo innovativo e magistrale. Un gruppo di ragazzi, per i motivi più disparati, decide di reagire a modo proprio alla cicatrice lasciata dagli orrori del regime, così anziché nasconderli decide di metterli in...
“Il Trio dell’arciduca” di Hans Tuzzi (Bollati Bolinghieri)
Il nuovo giallo di Tuzzi “Il Trio dell’arciduca” è davvero entusiasmante e non è un Melis. Non può essere definito nemmeno un giallo o un poliziesco, ma sarebbe preferibile collocarlo o etichettarlo (e non sempre è possibile con i romanzi del versatile autore) tra quelli di spionaggio mentre la vicenda cui fa da sfondo una...
“Supergods” di Grant Morrison (Bao Edizioni)
Grant Morrison è uno dei più grandi autori viventi che non avete mai sentito nominare. Ha saputo reinventare un genere, prendendone gli elementi fondamentali e riassemblandoli per creare qualcosa di profondamente diverso dal prodotto di partenza. Ha trattato di filosofia, politica, antropologia e uomini in calzamaglia. Grant Morrison scrive fumetti. E di fumetti tratta la...
“Le ore” di Michael Cunningham (Bompiani)
“Le ore” di Michael Cunningham vinse il premio Pulitzer per la narrativa nel 1999; successivamente, nel 2002, ne fu tratto l’omonimo film. Il libro è un vero e proprio omaggio a Virginia Woolf, suo personaggio principale. Sono narrate le vicende di tre donne, Virginia, Laura e Clarissa, in tre diverse epoche: l’inizio del ventesimo...
“Il dottor Jekyll e mr. Hide” di Robert Louis Stevenson (Feltrinelli)
La storia è nota per le numerose interpretazioni cinematografiche, sebbene il libro sia di gran lunga più interessante e offra una lettura su più livelli. Andrebbe per questo forse riletto più volte, mentre le supposizioni possono iniziare a scatenarsi fin dal titolo. Perché Stevenson scrisse questo libro? Perché scelse quei nomi? Se il nome Hyde...
“Un lavoro sporco” di Christopher Moore (Elliot Edizioni)
Dopo un mese di sospensione ho ripreso con le letture mensili “nazionalizzate” e questa volta tocca agli statunitensi. Il primo è stato Christopher Moore, un autore comico che ho trovato davvero fenomenale. Il suo libro, “Un lavoro sporco”, è l’assurda e non di rado demenziale storia di Charles Asher, un tranquillo commerciante di oggetti usati...
“Il giovane Holden” di J.D. Salinger (Einaudi)
Uno dei classici della letteratura statunitense, capace ancora oggi di parlare ai lettori. Perché? Perché la rabbia del sedicenne Holden Caufield, cacciato dall’ennesima scuola negli Stati Uniti del secondo dopo guerra e tutt’altro che entusiasta all’idea di tornare a casa dei genitori prima dell’arrivo della lettera ufficiale di espulsione, una rabbia che non si capisce...
“Hansel & Gretel” di Jacob e Wilhelm Grimm (Orecchio Acerbo Edizioni)
Al vedere (giuro) in alcune librerie questo volume “sconsigliato ai più piccoli” non si sa se ridere o piangere. Ma questi le hanno lette davvero la favola dei fratelli Grimm? No, ovvio. Altrimenti si sarebbero forse ricordati che qui (come in tutte, dico TUTTE, le più classiche favole per bambini del resto) la paura, l’ignoto,...
“Ho servito il Re d’Inghilterra” di Bohumil Hrabal (Edizioni E/O)
Sempre per il ciclo di autori cechi, ho deciso di leggere Bohumil Hrabal, autore del 1900 che ha svolto nella sua vita decine e decine di lavori diversi; fra questi, anche quello di cameriere, che gli ha probabilmente dato l’idea per questo libro. La storia, narrata in prima persona, è quella di Ditie, un giovanissimo...
“Il pianeta del futuro” di Fred Pearce (Mondadori)
“Il pianeta del futuro” non è semplicemente un libro sulla demografia mondiale. E’ uno studio monumentale sulla storia della popolazione, che spiega molti avvenimenti, ideologie e cause alla base della situazione demografica attuale; ma il punto forte del saggio è il numero di dati raccolti, cifre statistiche e percentuali, che sono onnipresenti (senza per questo...
“Il richiamo della strada” di Sebastien Jallade (Ediciclo Edizioni)
Seduto nei caffè del quartiere di Sain-Antoine di Parigi, Sebastien Jallade, giornalista e fondatore di “Voix nomade”, uno dei primi siti comunitari di viaggiatori, oltre che marciatore e autore di documentari e studi sulla strada Qhapaq Nan, riflette sui motivi che lo spingono da sempre a partire per orizzonti nuovi. Scavando nelle proprie esperienze, la...
“La mano che teneva la mia” di Maggie O’Farrell (Tea Edizioni)
Lexie a Londra nella prima metà degli anni ’50 e allo stesso tempo la finlandese Elina nella stessa città ma ai giorni nostri. Le storie delle due giovani donne corrono parallele e sembrano non intrecciarsi mai. Quasi fino alla fine appaiono due storie indipendenti: la prima è un romanzo di formazione in cui Lexie, da...
“Il ragazzo mucca” di Michele Serra (Feltrinelli)
“Puoi sostenere la finzione con una certa disinvoltura, finché il tuo doppio spendibile in società non comincia a diventare invadente, a parlare anche quando vorresti tacere”. “[…] in questo sterminato casino non c’è più un vicino, non c’è più un lontano, né possibilità di solitudine né di una vera condivisione. Tutto è attrezzato per farti...
“An education” di Nick Hornby (Guanda)
Londra, 1961. Jenny ha 16 anni, è intelligente e studia per essere ammessa a Oxford. Il padre è un bacchettone che la opprime perché la sua priorità è che la figli entri a Oxford. Un’ottima educazione è tutto ciò di cui ha bisogno sua figlia. Finché non arriva David, un affascinante e ricco trentenne che...
“Le cinque persone che incontri in cielo” di Albom Mitch (Rizzoli)
Quando si incappa in un libro come “Le cinque persone che incontri in cielo” di Albom Mitch di solito lo si legge con avidità: è uno di quei racconti scorrevoli e brevi ma coinvolgenti che si consumano in poche ore, tutti d’un fiato. Questa volta non è andata così: ho letto con calma ogni pagina...
“Undici solitudini” di Richard Yates (Minimum Fax)
Parlare di racconti brevi è difficile quasi quanto scriverli. Ci si perde nei rivoli dei discorsi, nei frammenti delle cose e si fa fatica a trovare un nucleo solido attorno a cui gravitare. Specie se i racconti non sono disposti secondo un disegno più grande. Non è il caso di “Undici solitudini” dello statunitense Richard...
“Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza” di Luis Sepùlveda (Guanda)
L’ultima favola di Luis Sepùlveda riconferma il talento dell’autore nel raccontare storie brevi e semplici con estrema grazia ed incantevole leggerezza. Il libro è dedicato al nipote, che gli pose la banale ma fondamentale domanda sul perché della lentezza delle lumache. In una piccola comunità di lumache nel Paese del Dente di Leone, una giovane...
“Tutto passa” di Bernard Comment (Sellerio)